L'attuale stile di vita e le cattive abitudini alimentari inducono ad uno squilibrio delle funzioni digestive e metaboliche con conseguente accumulo di scorie e sostanze tossiche. Questo rallenta l'attività drenante degli emuntori fisiologici: fegato, reni, intestino e pelle, creando il terreno sui cui si possono sviluppare malattie.
Il tarassaco composto grazie alle proprietà naturali delle piante in esso contenute, favorisce il drenaggio dell'organismo e l'attività depurativa del fegato.
Modalità d'uso: 100 gocce diluite in mezzo bicchiere d'acqua per 3 volte al giorno, lontano dai pasti. 100 gocce= 4 contagocce (Premendo e rilasciando il tappo di gomma rosso, il contagocce trattiene circa 25 gocce)
LE PIANTE UTILI PER RIGENERARE E DEPURARE IL FEGATO | |
PROPRIETA' DELLE SINGOLE PIANTE PRESENTI NEL COMPOSTO | |
Tarassaco (Taraxacum officinalis) Il tarassaco, o Dente di leone, o soffione, o Piscialetto, è certamente conosciuto da tutti i bambini, che almeno una volta hanno fatto volare con un soffio i semi, dotati del caratteristico "paracadute". Da sempre la tradizione erboristica lo ha considerato il prototipo dei depurativi e oggi anche la scienza moderna ne ha dimostrato scientificamente tali proprietà. Abbinato ad altre e specifiche sostanze vegetali opportunamente estratte, otteniamo un preparato, sperimentato ormai da anni,utile per favorire "la pulizia dell'organismo" attraverso la stimolazione di tutti gli organi emuntori: reni, fegato, intestino e pelle. | |
Cicoria (Cichorium intybus L.) La cicoria chiamata anche "radicchio selvatico" è da sempre utilizzata nelle insalate rustiche, insieme alla valerianella e tarassaco, secondo l'usanza che dimostra gli effetti benefici di certe abitudini alimentari. Nel composto viene usata la radice, più che le foglie, che è la parte più attiva come drenante e depurativo epatico. | |
Bardana (Arctium lappa L.) Il nome deriva dal latino "Arctium" che significa "orso" per la pelosità delle foglie e da lappa, che vuol dire " essere incollato, restare appiccicato", in relazione al fatto che le brattee della pianta si attaccano facilmente ai vestiti. Nella nostra tradizione continua a essere ritenuta per la sua attività epatorenale, pianta elettiva per la depurazione e il drenaggio, indicata in tutti quei casi in cui si ha un accumulo di tossine. | |
Betulla (Betula pendula Roth) Mattioli ci parla a lungo di Betulla e della sua meravigliosa virtù "di rompere le pietre tanto dei reni quanto della vescica e di togliere le macchie e sanare le ulcere della bocca". Si utilizzano le foglie caratterizzate da salicilato di metile, flavonoidi, tannini e resine che insieme favoriscono un effetto drenante e l'eliminazione dei liquidi in eccesso. | |
Liquirizia (Glycyrrhiza glabra L.) Si utilizza la radice da cui si ricava il noto "succo di liquirizia" impiegato nell'industria dolciaria per caramelle in varie forme, tronchetti e bastoncini. Il sapore zuccherino è dovuto alla presenza di acido glicirrizico, responsabile anche delle proprietà attribuite alla radice, assieme alle sostanze flavonoidiche. Il Mattioli dice che è "buona nelle infiammazioni dello stomaco, al petto e al fegato". | |
Cardo Mariano (Silybum marianum L.) Nella credenza cristiana, le macchie bianche sulle foglie sarebbero testimonianza delle gocce del latte di Maria, che si rifugia sotto la pianta di Cardo durante la fuga in Egitto con Gesù (di qui il nome "mariano"). Indicata nei testi antichi come pianta "per pulire sangue e fegato", è oggi scientificamente provato il suo effetto rigenerante sulle cellule epatiche, dovuto alla presenza di silimarina. | |
Carciofo (Cynara scolymus L.) Il frutto è commestibile e ricco di ferro mentre le foglie sono state da sempre utilizzate per le proprietà depurative e disintossicanti del fegato. Tale effetto è legato alla presenza di sostanze amare, come appunto la cinarina. È tradizione erboristica associare all'amaro un effetto di pulizia e rigenerante per l'organismo. L'amaro stimola infatti la produzione di enzimi deputati al catabolismo e all'eliminazione delle sostanze in eccesso. | |
Frangula (Frangula rhamnus alnus Miller) La corteccia viene utilizzata dopo un invecchiamento di almeno un anno che determina la perdita di quelle sostanze ad effetto emetico. Rimangono in tal modo i principi antrachinonici capaci di favorire il transito intestinale. La sua azione viene esplicata in modo dolce senza fenomeni irritativi. | |
Menta (Mentha piperita L.) La menta piperita è un ibrido ottenuto da Mentha longifolia, Mentha rotundifolia e Mentha acquatica, utilizzata anche in gastronomia e come materia prima per l'industria liquoristica, in quanto gli estratti ottenuti dalle foglie esplicano attività "eupeptica", cioè favoriscono la digestione. Inoltre è utile nelle dispepsie fermentative (alito cattivo, fermentazioni intestinali e aerofagie). | |
Anice (Pimpinella anisum L.) Ombrellifera erbacea coltivata da secoli per i frutti detti comunemente semi. I semi ricchi di olio essenziale dal caratteristico aroma, sono presenti in moltissime preparazioni alimentari e nei liquori. Si utilizza come correttore del sapore, per le sue proprietà di regolare i processi digestivi e favorire l'eliminazione dei gas intestinali che si formano in caso di digestione rallentata. | |
Cardo Santo (Cnicus benedictus L.) Si narra che l'erba, proveniente dall'India e regalata a Federico III come rimedio per l'emicrania, grazie all'esito riscontrato dall'imperatore, venne nominata"Benedetto". Le parti aeree sono caratterizzate da sostanze amare responsabili del suo effetto, atte a favorire i processi digestivi e una fisiologica produzione della secrezione gastrica. |
Ingredienti e tenore delle sostanze caratterizzanti per dose max giornaliera corrispondente a 300 gocce (10 ml di prodotto): Acqua, Alcool etilico, Tarassaco (Taraxacum officinale Weber) radice 238 mg (27%), Cicoria (Cichorium intybus L.) radice 88 mg, Bardana (Arctium lappa L.) radice 88 mg, Betulla (Betula pendula Roth.) foglie 88 mg, Liquirizia (Glycyrrhiza glabra L.) radice 79 mg, Cardo mariano (Silybum marianum Gaertn.) sommità 62 mg, Carciofo (Cynara scolymus L.) foglie 53, Arancio (Citrus sinensis var. dulcis) scorze 44 mg, Frangula (Rhamnus frangula L.) corteccia 44 mg, Menta (Mentha piperita L.) foglie 35 mg, Anice (Pimpinella anisum L.) frutti 35 mg, Cardo santo (Cnicus benedictus L.) pianta 26 mg.