L'ingrossamento della prostata è un fenomeno che si manifesta frequentemente nell'uomo con l'avanzare degli anni comportando fastidiosi disturbi della minzione. Le piante contenute nella Serenoa composta creano un armonioso sinergismo favorendo fisiologicamente l'attività prostatica.
Modalità d'uso: 100 gocce diluite in mezzo bicchiere d'acqua per 3 volte al giorno, lontano dai pasti. 100 gocce = 4 contagocce (Premendo e rilasciando il tappo di gomma rosso, il contagocce trattiene circa 25 gocce)
LE PIANTE UTILI PER LE VIE URINARIE | |
PROPRIETA' DELLE SINGOLE PIANTE PRESENTI NEL COMPOSTO | |
Serenoa (Serenoa repens Bart.) È una piccola palma che popola le zone paludose dell' Eveglades in Florida. I nativi Seminole ne utilizzavano i semi come cibo e i primi europei impararono ad usarlo sia come alimento di emergenza che per le sue proprietà antinfiammatorie. Solo di recente la ricerca ne ha messo in luce l'azione antipertrofica verso la prostata dovuta all'azione di inibizione dell'enzima 5-alfa-reduttasi tale da ridurre i livelli di testosterone responsabile dell'ingrossamento di quest'organo. L'associazione agisce con un effetto assolutamente fisiologico capace di agire spesso alla radice del problema. | |
Epilobio (Epilobium angustifolium L.) È una pianta erbacea perenne rizomatosa. Popola le golene fluviali e i compluvi in montagna, oltre i 900 m. Nella Russia zarista era un comune succedaneo del thé presso le famiglie povere. Ne sono note le proprietà antiinfiammatorie specialmente a carico dell'apparato urogenitale dovute ai flavonoidi contenuti nella sommità fiorita, in particolare quercetrina e kaempferolo. Insieme alla Serenoa è tra i rimedi più efficaci per favorire il benessere della ghiandola prostatica. | |
Bucco (Barosma betulina Bartl.) Arbusto della famiglia delle Rutacee, con foglie ampie simili a quelle della betulla. Cresce nelle foreste del tropico africano, dove era conosciuto dalle popolazioni native e usato in infusione. Il thè degli Ottentotti, come viene talora chiamato, o buchu, ha un odore intenso dato dall'olio essenziale presente sulle foglie (fino al 2,5%) che contiene diosfenolo, o canfora di barosma, molto efficace nel trattamento delle infezioni a carico delle vie urinarie e della ghiandola prostatica. | |
Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi L.) Questo piccolo arbusto strisciante copre interi versanti delle nostre montagne oltre quota 1000 metri. Le bacche rosse che la punteggiano d'autunno si dice siano amate dagli orsi, onde il nome. La vegetazione bassa e coriacea resiste alle nevi e ai geli intensi. Le sue foglie sono raccolte da secoli per trattare i disturbi dell'apparato genito-urinario grazie all'azione combinata di molecole della famiglia degli idrochinoni (antibatterici) e flavonoidi (antinfiammatori). | |
Verga d'oro (Solidago virga-aurea L.) Sul limitare dei boschi sul finire dell'estate, si vedono i lunghi fusti fioriti, che gli meritano il nome"Verga d'oro". I fiori gialli e la sommità hanno un aroma leggero e gradevole che ricorda il fiore del girasole. Le sommità fiorite sono ricchissime in flavonoidi, in particolare rutina. L'azione delle sostanze attive è insieme antiinfiammatoria e diuretica, per questo viene sempre associata ad altre piante a tropismo sull'apparato genito-urinario tale da favorirne integrità e funzionalità. | |
Mirtillo (Vaccinium myrtillus L.) Arbusto nano che cresce nel sottobosco delle conifere nelle zone a clima fresco umido di tutta Europa. Il frutto pruinoso e di colore blu di prussia è una bacca carnosa dal sapore dolciastro e leggermente tannico nella cui polpa troviamo una grande abbondanza di sostanze attive. Nelle bacche sono presenti circa il 5% di antociani, tannini, responsabili di un effetto astringente e disinfettante fondamentale in caso di disturbi a carico dell'apparato genito-urinario. | |
Echinacea (Echinacea angustifolia DC) Composita perenne con grandi fiori asteracei presente nelle praterie degli Stati Uniti centrali. Le sue radici carnose e dal sapore pungente, erano usate dai nativi americani come rimedi per gravi malattie, avvelenamenti da cibo o per il morso di serpenti. Fin dal 1850 ne sono stati tratti dei "farmaci" con azione depurativa e rinforzante. L'echinacea è oggi una delle piante più studiate ed usate al mondo per le sue azioni antisettiche, antiinfiammatorie e immunomodulanti. Viene associata in questo composto per potenziare l'effetto decongestionante. |
Ingredienti e tenore delle sostanze caratterizzanti per dose max giornaliera corrispondente a 300 gocce (10 ml di prodotto): Acqua, Alcool etilico, Serenoa (Serenoa repens (Batram) small.) frutti 221 mg (25%) , Epilobio (Epilobium Parviflorum Scherb.) sommità 159 mg, Bucco (Barosma betulina Bart Et Wen) foglie 115 mg, Uva ursina (Arctostaphylos uva ursi (L.) SPRENG.) foglie 106 mg, Verga d’oro (Solidago virga aurea L.) sommità 106 mg, Mirtillo (Vaccinium myrtillus L.) bacche 106 mg, Echinacea (Echinacea angustifolia Dc.) radice 71 mg.